La Giobiana

Secondo la tradizione la Giobiana era una vecchia megera che, dopo essere vissuta indisturbata per anni nei boschi a nord del paese, mal sopportava la convivenza con i contadini che avevano iniziato a costruire i loro "masi" e a pascolare il loro bestiame. Infastidita dal vociare dei pastori e dai campanacci delle mucche, si vendicava con dispetti ed incantesimi di ogni genere: slegava il bestiame, lo spaventava e lo disperdeva nel bosco facendolo precipitare nei dirupi e rovesciava le cataste di legna preparate dai contadini. Il nome deriva dalla credenza che si rendesse visibile solo di giovedì.

La Pesta da l'Angiol

A nord del paese sopra la località “Banchje” si trovava fino a qualche anno fa “la Pesta da l’Angiol”, un' impronta, simile all’orma di un piede, impressa su un grande masso. Secondo la leggenda, in un tempo lontano, in quel punto si era posato un angelo per fermare, con le braccia alzate, una valanga che stava per travolgere il paese di Terzolas. Purtroppo non resta più traccia di questo masso che i lavori di allargamento della strada forestale hanno dovuto sacrificare.

El Sas dele Strie

Lungo il sentiero che dalla località Banchje conduce al Malghjet Aut, in un bosco di larici, si può notare un grande masso erratico di forma squadrata. La sua forma particolare dà l’idea di un fornello “a ole” per cui è nata la leggenda che esso venisse utilizzato dalle streghe che si riunivano nelle notti di plenilunio per preparare i loro filtri magici. Da qui è nata la denominazione “Sas de le strie

El Salvanel

Il Salvanel era un uomo selvaggio che viveva nel bosco, si spostava rapidamente con un sacco sulle spalle in cerca di selvaggina, ma non rifiutava la carne tenera dei bambini se gli veniva offerta l’occasione.

Per questo le mamme raccomandavano ai loro figli di ritornare a casa prima del calar della notte. I bambini catturati venivano portati nel suo “bus” dove venivano arrostiti e mangiati. Nel bosco a nord del paese, nascosta dalla vegetazione, c'è una caverna annerita che è nota come "bus del Salvanel"